Ecco le degustazioni del 27 marzo 2003 «il Primitivo» a cura di Ciccio Cardelli |
Al naso denota tracce di freschezza con sentori riconoscibili di violetta e piccoli frutti rossi: lamponi e visciola in primo piano. Non sembra evidente l'apporto del legno che si risolve in una sensazione di pepe. Tannino non troppo maturo che si disgrega alla fine della degustazione. Non è sublime come struttura e persistenza. Abbinamenti consigliati durante la degustazione: ha una buona abbinabilità. E' versatile su piatti di media preparazione: arista al forno con patate e primi piatti a base di ragù.
In bocca le componenti gustative, tutte presenti ad ottimi livelli qualitativi, non sono per il momento bene equilibrate. E' un vino giovane, ma di grande potenzialità: mettiamolo in cantina e seguiamone la maturazione! Abbinamenti consigliati durante la degustazione: con piatti grassi e di grande succulenza.
Amplissimo lo spettro olfattivo: mallo di noce, liquerizia, cardamomo, prugna cotta, rasa appassita, pepe nero con finale di tostato e tabacco. Ampio. In bocca presenta una persistenza enorme, con una perfetta corrispondenza olfattiva. I tannini sono rotondi e gradevolissimi. E' un vino di grande originalità. Abbinamenti consigliati durante la degustazione:abbinamenti tradizionali con piatti piccanti della cucina pugliese o con ragù di gallo; ma anche con formaggi non troppo salati: caciocavallo podalico.
Al naso il profilo aromatico è interessante con evoluzione di aromi. Nel profumo fruttato e speziato si riconoscono confetura di ciliegia, cannalle, chiodi di garofano, corteccia di china, sensazioni animali, pelliccia. Una nota non perfetta è quella dell'alcol. In bocca è caldo, fresco, giustamente tannico. L'alcolicità però è un po' pungente e l'acidità non è in perfetto equilibrio nel corpo del vino. Abbinamenti consigliati durante la degustazione: va abbinato a carni molto forti, selvaggina da pelo (cinghiale, cervo, capriolo), ma anche con preparazioni importanti di carne di pecora.
Al naso presenta sentori di riduzione, deve essere bene ossigenato. Dopo emergono aromi di legno , frutta secca, nocciola, rosa appassita, note di pepe e noce moscata, note di stallatico. In bocca è decisamente fresco, l'impatto tannico è molto forte, ruvido, graffiante. In bocca cade un po' se non fosse per la forte presenza di alcol e tannno, sulla lingua scivola via come sapore e persistenza. E' decisamente un vino tradizionale, arcaico: ha tanto, ma non è in equilibrio. Abbinamenti consigliati durante la degustazione: carni salsate piccanti, per esempio ragù di castrato. |
WEBMASTER L.ROMANO |
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